Passione

Aforismi

Thomas Mann

Alcuni non possono fare a meno di sbagliare la strada, perché per essi non esiste una strada giusta.
Alla lunga una verità che ferisce è meglio di una bugia di comodo.
Alla passione, come al delitto, non si addicono l'ordine stabilito e il benessere di tutti i giorni, anzi, al contrario, ogni allentamento dei legami civili, ogni turbamento e calamità del mondo sono i benvenuti, poiché vi intravedono possibilità di vantaggio.
Anche la stupidità è bella, se perfetta.
Che cos'è il successo? Una forza segreta, indescrivibile, una sagacia, una prontezza… la coscienza di poter imprimere una spinta alla vita che si muove intorno a me grazie alla mia sola presenza. La fiducia di poter piegare la vita a mio favore, fortuna e successo sono dentro di noi. Dobbiamo trattenerli con fermezza, nel profondo.
Che cosa non si è fatto davanti ai nostri occhi, o anche non proprio davanti ai nostri occhi, in nome del "popolo", che non si sarebbe potuto fare in nome di Dio o dell'umanità o del diritto!
Chi è felice non si muove.
Ci sono tante diverse specie di stupidità, e il senno non ne è la peggiore.
Ciò che è tipico ci lascia freddi, soltanto l'individuale ci fa rabbrividire.
Considera sacro ogni momento, dai a ciascun momento chiarezza e significato, a ciascuno il peso della tua consapevolezza, a ciascuno il vero e dovuto adempimento.
Essere artista ha sempre significato possedere ragione e sogni.
Felicità dello scrittore è il pensiero che può divenire totalmente sentimento, il sentimento che può divenire pensiero.
Fermezza di fronte al destino, grazia nella sofferenza, non vuol dire semplicemente subire: è un'azione attiva, un trionfo positivo.
Figlio mio, dedicati con gioia agli affari durante il giorno, ma fai solo quelli che ci permettano di dormire in pace la notte.
I medici non sono al mondo per facilitare la morte ma per conservare a qualunque prezzo la vita.
I segni esteriori, quelli visibili, tangibili, della fortuna e dell'ascesa si manifestano soltanto quando in realtà è cominciata la parabola discendente. Quei segni esteriori hanno bisogno di tempo per arrivare a noi, come la luce di una delle stelle lassù, di cui non sappiamo se sia in procinto di spegnersi o se sia già spenta quando brilla più chiara.
Il bene arriva sempre troppo tardi, diventa realtà troppo tardi, quando non si è più capaci di goderne.
Il blocco non parteggia per lo scultore, è contro di lui.
Il mistero dà fuoco e tensione a ogni nostra parola.
Il mito è il fondamento della vita, lo schema senza tempo, la formula secondo cui la vita si esprime quando fugge al di fuori dell'inconscio.
Il nostro essere è solo il punto di incidenza tra il non essere e il sempre essere, e la nostra esistenza temporale è solo il mezzo attraverso cui l'eternità si manifesta.
Il paese della nostra nostalgia è invece il normale, il decoroso, l'amabile, è la vita nella sua seducente banalità.
Il tempo non ha nessuna divisione visibile che ne segni il passaggio, non una tempesta con tuoni, né squilli di tromba che annuncino l’inizio di un nuovo mese o un nuovo anno. Persino quando inizia un nuovo secolo siamo solo noi mortali che suoniamo le campane e spariamo in aria con le pistole.
Il tempo raffredda, il tempo chiarifica, nessuno stato d’animo si può mantenere del tutto inalterato nello scorrere delle ore.
Il tempo è moneta… non sciupiamolo in esitazioni.
Il tempo è un dono prezioso, datoci affinché in esso diventiamo migliori, più saggi, più maturi, più perfetti.
Infuriarsi ed eccitarsi nel combattere qualche idea è facile, soprattutto quando non siamo del tutto sicuri della nostra posizione e ci sentiamo interiormente tentati di passare dalla parte dell'avversario.
L'apoliticità non esiste. Tutto è politica.
L'arte non è una forza, è soltanto una consolazione.
L'artista è l'ultimo a farsi illusioni a proposito della sua influenza sul destino degli uomini.
L'inferno è per i puri; questa è la legge del mondo morale. Esso è infatti per i peccatori, e peccare si può soltanto contro la propria purezza. Se si è una bestia, non si può peccare e non si sente nulla di un inferno.
L'interesse per la malattia e la morte è sempre e soltanto un’altra espressione dell’interesse per la vita.
L'uomo ama e onora l'uomo fino a che non è in grado di giudicarlo, e il desiderio è il frutto di una conoscenza incompleta.
L'uomo non educato dal dolore rimane sempre bambino.
La bellezza ci può trafiggere come un dolore.
La capacità di godere richiede cultura, e la cultura equivale poi sempre alla capacità di godere.
La felicità non sta nell'essere amati: questa è soltanto una soddisfazione di vanità mista a disgusto. La felicità è nell'amare.
La giustizia non è ardore giovanile e decisione energica e impetuosa: giustizia è malinconia.
La malignità è lo spirito della critica, e la critica è l'origine del progresso e della civiltà.
La morte di un uomo è meno affar suo che di chi gli sopravvive.
La musica è calcolo elevato a mistero.
La partenza, non meno del ritorno, appare impossibile al disperato.
La paura è anche una sensazione di vita più intensa.
La ragione umana deve soltanto volere con più forza del destino, ed è il destino.
La solitudine fa maturare l'originalità, la bellezza strana e inquietante, la poesia. ma genera anche il contrario, lo sproporzionato, l'assurdo e l'illecito.
La tolleranza diventa un crimine quando si applica al male.
La vera passione esiste soltanto nell'ambiguità e come ironia.
La vita rende così tremendamente difficile credere nell’innocenza di qualcuno.
Le avversità possono essere delle formidabili occasioni.
Le cause di ogni avvenimento assomigliano alle dune del mare: una è preposta sempre all’altra, e l’ultimo 'perché', presso il quale si potrebbe riposare, sta nell’infinito.
Le opinioni non possono sopravvivere se uno non ha occasione di combattere per esse.
Le osservazioni e gli incontri dell'uomo taciturno e solitario sono insieme più vaghi e penetranti di quelli dell'uomo socievole, i suoi pensieri più gravi e bizzarri, mai senza un'ombra di mestizia.
Le parole grosse, trite come sono, non si addicono molto a esprimere le cose straordinarie; vi si riesce meglio sublimando quelle piccole, portandole al culmine del loro significato.
Lo scrittore è un uomo che più di chiunque altro ha difficoltà a scrivere.
Niente è più singolare, più imbarazzante che il rapporto tra due persone che si conoscono solo attraverso gli occhi, che si vedono tutti i giorni a tutte le ore, si osservano e nello stesso tempo sono costretti dall'educazione o dalla bizzarria a fingere indifferenza e a passarsi accanto come estranei, senza saluto né parola.
Per rispetto alla bontà e all'amore, l'uomo ha l'obbligo di non concedere alla morte il dominio sui propri pensieri.
Riposare nella perfezione è il sogno di chi tende all'eccelso, e non è forse il nulla una forma di perfezione?
Scrivere bene significa quasi pensare bene, e di qui ci vuole poco per arrivare ad agire bene. Ogni costumatezza, ogni perfezionamento morale proviene dallo spirito della letteratura.
Se c'è qualcosa di ancor più raccapricciante del destino, è l'uomo che lo sopporta senza alzare un dito.
Se siete posseduti da un’idea, la trovate espressa ovunque, ne sentite persino l’odore.
Si dice che l’attesa sia lunga, noiosa. Ma è anche, in realtà, breve, poichè inghiotte quantità di tempo senza che vengano vissute le ore che passano e senza utilizzarle.
Si ha l'età che si sente di avere.
Un artista, nel suo intimo, è sempre un avventuriero.
Un'evoluzione è un destino.
Vi sono alcuni che necessariamente smarriscono la strada, poiché per loro non esiste una strada giusta.
È l'amore, non la ragione, che è più forte della morte.
È spiacevole e tormentoso quando il corpo vive e si dà importanza per conto suo, senza alcun legame con lo spirito.